La medicina cura sempre di più ma guarisce sempre meno

Con il termine Casa Funeraria (traduzione della Funeral Home americana) si vuole definire, nella sua accezione più ampia, il “tempo ed il luogo del commiato”.
Con l’avvento della società multiculturale, con la presenza sempre più rilevante di usi, costumi ed esigenze diverse, e con l’affermarsi di una mentalità laica e di apporti confessionali diversi, si è delineata l’esigenza di disporre di un luogo specifico per le cerimonie funebri che non fosse connotato da una precisa ideologia o credo religioso però condiviso poiché caratterizzato dall’impostazione multifede.
Già ampiamente diffuse negli Stati Uniti e più recentemente in diversi Paesi europei, Spagna in testa con i cosi detti “Tanatori” le Case Funerarie sono strutturate per poter offrire servizi ampi e diversificati al fine di soddisfare tutte le esigenze: dalle procedure che seguono il decesso al trattamento della salma, dalla veglia dei parenti, alla cerimonia del commiato.
In alcuni Paesi si sono delineate nuove connotazioni per figure professionali tradizionali: i Funeral Directores americani altro non sono che una evoluzione dei nostri Impresari Funebri e si propongono come consulenti con un alto livello di specializzazione.
Il linguaggio progettuale della Casa Funeraria, si differenzia sostanzialmente da quello americano, di chiaro stampo classicheggiante, e mette in luce come la cultura del design diffusa in tutto il mondo dall’Italian Style ben si adatta ad un luogo solenne, di devozione e di rispetto per i defunti.
Anche gli arredi sono progettati ad hoc e possiedono una caratterizzazione propria, autonoma, diversa da quella domestica; l’ambiente è sobrio, essenziale, finalizzato ad accogliere il defunto ed in grado di fondersi con l’ambiente esterno.
Concept del progetto
L’ esperienza ormai pluriennale della costruzione di case funerarie all’estero, ha portato ad un notevole affinamento della tipologia: si tratta di edifici dedicati, ad uno o due piani, con adeguata area circostante a verde dotata di comodi parcheggi, che offrono ambienti dedicati all’accoglienza dei congiunti, servizi di orientamento e di assistenza psicologica, sala per il commiato, oltre al complesso di servizi specialistici per l’eventuale tanatoprassi.
Nella tradizione secolare della cultura occidentale il luogo deputato è la Chiesa (Domus Ecclesiae). Chiesa che di fatto ha monopolizzato l’intero arco della ritualità connessa alle condizioni di passaggio, ai riti di transizione: dalla nascita alla morte. Con l’avvento della società multiculturale, con la presenza sempre più rilevante di culture, costumi ed esigenze nuovi e articolati, con l’affermarsi – da un lato- di una mentalità laica e dall’altro di apporti confessionali diversi, si è delineata, in tutte le società avanzate, l’esigenza di disporre di un luogo specifico per le onoranze funebri che non fosse connotato da una precisa ideologia o credo religioso quindi multifede.
Nella concezione generale del progetto, si assegna grande importanza alla definizione di una corretta atmosfera di raccoglimento e serenità priva però di tristezza, si bada quindi a tenere fuori la realtà urbana di solito invadente, rumorosa, non favorevole all’occasione né piacevole.


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